18 febbraio 2016

Vini e Sapori

|   Escursioni   |   Divertimenti   |   Arte & Cultura   |   Vini & Sapori   |

Romagna, terra del Sangiovese.

La strada del Sangiovese e dei sapori è un itinerario enogastronomico di circa 150 km che attraversa le terre Romagnole intersecando il mare, le valli collinari, l’appennino e le aree di confine con la Toscana.
L’ambiente naturale vario e suggestivo offre piacevoli sensazioni di sapori nella vastità della gastronomia tipica della Romagna.
Innanzitutto è doveroso citare le pregiate produzioni vinicole DOC di Romagna. Re indiscusso dei vini da tavola il Sangiovese la cui coltivazione occupa oltre il 70% di tutto il vigneto subregionale.
Il Sangiovese, il più noto di queste terre, viene utilizzato alla base dei vini più prestigiosi di tutta Italia.
Altro vino blasonato di queste terre è L’Albana, presente anche con la DOC Romagna Albana Spumante, che regala prodotti di grande pregio soprattutto della categoria del Passito.
È possibile ancora citare diversi nomi di vini insigniti della Denominazione di Origine Controllata come il Pagadebit, il Trebbiano, la Cagnina, La Malvasia e a cui si aggiungono vitigni internazionali come il Cabernet Sauvignon, merlot e Chardonnay che in Romagna raggiungono risultati più che apprezzabili.
Tra i vini IGT (Indicazione Geografica Tipica) e da tavola troviamo il Burson, tipico della zona di Ravenna, il Savignon rosso o centesimino e ciliegiolo.

Atro prodotto di spicco e di grande pregio è l’olio extravergine di oliva.
Condimento principe della cucina mediterranea, l’olio extra-vergine di oliva prodotto in Romagna è un olio dalla qualità distintive per le sue capacità organolettiche e bassissima acidità ottenendo così, recentemente, la DOP ( Denominazione di Origine Protetta) “Colline di Romagna” e “Brisighella DOP”.

La diversificata varietà dei vini di Romagna e l’eccellenza della produzione di olio si sposano con la gustosa gastronomia di queste terre. La tradizione casearia di Romagna è molto antica, tantissime varianti di formaggi sono ad oggi ancora prodotte; tra i formaggi morbidi sono da ricordare lo Squacquerone DOP, il Raviggiolo e la Casatella. Tra quelli a pasta dura il Formaggio di Fossa DOP e la Caciotta tra cui le varianti molto particolare del Pecorino Ubriacone Stagionato in Vinaccia ed il Pecorino alle Noci la cui stagionatura avviene sotto le foglie di noce.
Altro punto forte della tradizione culinaria Romagnola è costituito dalla “minestra” che, per un romagnolo, costituisce il piatto fondamentale di ogni pasto tanto da essere considerate in antichità “la biada dell’uomo”. È necessario chiarire che quando si parla di “minestra” si sta parlando generalmente di pasta nelle sue diverse varianti. Nelle caratteristiche Osterie e Taverne è possibile – e consigliabile – assaggiare le squisite paste tirate a mano; si passa da deliziose minestre ripiene come i mitici cappelletti da gustare in brodo, con il Ragù (sugo per antonomasia), pasticciati o semplicemente al pomodoro. Seguono la minestra imbottita di formaggio, i Garganelli, gli Strozzapreti e i Passatelli, deliziosi in brodo e asciutti.
Parlando di Romagna è impossibile non ricollegare questa ricca terra alla Piadina che, nel gergo comune viene chiamate più semplicemente Piada, Pida o Pieda. Si tratta di un cibo semplice da preparare che è, in poche parole, un pane non lievitato originariamente realizzato con il solo utilizzo di farina, acqua e sale. Con lo stesso impasto è possibile trovare Crescioni, Tortelli alla lastra e Piadina Fritta.
Per quanto riguarda salumi e carni bisogna sapere che le celebri e saporite carni romagnole provengono dalla “Razza Bovina Romagnola” e dalla “Mora Romagnola” .
Tra i dolci tipici la Zuppa Romagnola (analoga alla zuppa inglese), il Lattè brulè e il Migliaccio realizzato con il sangue di maiale.

|   Escursioni   |   Divertimenti   |   Arte & Cultura   |   Vini & Sapori   |